GrahamsBloggerNovelTemplate

Capitolo 14

Le serate passate a posare, nella biblioteca di Adele, avevano creato una certa confidenza e complicità tra i due. La donna pensava, che Osvaldo stesse cambiando in meglio e che il cambiamento fosse visibile nei sui ritratti.
All’inizio l’uomo era rigido e spento, ma mano a mano che il tempo passava, luomo appariva sempre più sereno ed allegro nei disegni. Ormai si concedeva ad Adele in pose ironiche e divertenti e in abiti sempre più succinti, ma sempre con l’aspirapolvere.
La posa del pomeriggio, in mutande e canottiera sulla scala, con il tubo della piccola Ketty in mano, intento ad aspirare il grande lampadario della chiesa sconsacrata, non era delle più comode, ma lui pensava ad altro. Ripensava all’incontro con Giacomo e alle sue risposte.
- Ehi! Ma come sei taciturno, oggi! Finito gli aspirapolvere? Ma cos’hai, stai male? Ancora cinque minuti, dai! - disse Adele, intenta a disegnare il grasso Osvaldo in bilico sulla scala. - Sto bene, sto bene, resisto, non preoccuparti! E’ che stavo pensando a Giacomo, l’ho incontrato qui fuori … è proprio contento, eh? - - Si, sembra anche a me … è più di un mese che è così … radioso, oserei dire. Chissà mai perché! - disse Adele, alzando di tanto in tanto gli occhi dal disegno. -
Beh, ma non lo sai? Tra qualche giorno nascerà il suo secondo figlio … Ma, dimmi, come mai la sua compagna vive con un altro? Hanno già un figlio di sei anni … -
Adele era rimasta con la matita in aria, si era bloccata e facendosi seria, aveva guardato Osvaldo chiedendo - Te lo ha detto lui, vero? - Osvaldo si era girato ed aveva fissato la donna - Sì, me lo ha detto lui, mi ha detto che forse è una bambina e che spera assomiglierà alla madre, Piera -
- Non è vero, Osvaldo. Non c’è nulla di vero in quello che ti ha detto. - - Ah, ecco, allora lui vive con Piera! - - No, non hai capito. Giacomo non aspetta nessun figlio, non ha neppure un figlio. Piera non è la sua compagna. - - Ma … i suoi occhi … erano sinceri. Felici, come quelli di un futuro padre … Ci sono cascato, in pieno … Sembrava veramente credibile … Mi ha preso in giro? -
- No, non ti ha preso in giro. Lui, in fondo, sa che non è vero. Ma ama raccontarlo … Così facendo … gli sembra che tutto diventi reale. -
- Ma allora è un grande attore. Mi sembrava strano … Ma ci ho creduto in pieno. … Sembrava veramente felice. -
- No, non è un grande attore. Racconta solo la vita che avrebbe voluto … Se il destino non avesse deciso qualcosa di diverso per lui … -
- Il destino? Ma cosa c’entra il destino, Adele? -
- Ti racconterò la sua storia, poi forse riuscirai a capire … Era il 1993 o ‘94. Lui aveva circa vent’anni. In quegli anni, a Montegeloni c’era un bel gruppo di giovani, tra i quindici e i venticinque anni. Organizzavano un sacco di feste, erano tutti amici. Piera aveva sedici anni, anche lei era nel gruppo: e flirtava con Giacomo. Lui la amava profondamente. All’epoca aveva una moto. Una sera rincasando … è uscito di strada, ha avuto un grave incidente. Lo hanno salvato per miracolo, ma è stato diversi mesi in coma, ha avuto una lunga riabilitazione e quando è tornato a casa … non era più lo stesso. Lo vedi anche adesso: non sempre è lucido, ogni tanto fa discorsi strani: è buono, non farebbe male a una mosca, ma non c’è sempre … con la testa … Allora, dicevo … Quando è tornato, tutto era cambiato. Gli amici erano cresciuti, alcuni erano andati altrove, a studiare. Quelli che erano rimasti qui, pensavano a lavorare, a farsi una famiglia, oppure semplicemente lo evitavano. Lo vedevano strano, diverso dal ragazzo che avevano conosciuto. L’unica che ha mantenuto un contatto con lui è stata Piera. Per lei era comunque solo un amico: quando lo incontrava al bar lo salutava, scambiava due chiacchiere, gli chiedeva come andava. Nel frattempo faceva la sua vita: si è innamorata di un ragazzo della sua età, poi si è sposata. Sei anni fa ha avuto un figlio, è un bel bambino, si chiama Tobia. E’ stato allora, che Giacomo, mentre Piera era incinta, ha iniziato a raccontare in giro che lui avrebbe avuto un figlio, che lei era la sua compagna. La cosa era arrivata alle orecchie di Giuseppe, il marito di Piera. Un giorno, alla trattoria, lo ha quasi preso a botte … ma poi ha capito, però ha fatto promettere a Giacomo di non dire più queste bugie … Evidentemente la nuova gravidanza di Piera gli ha riproposto, davanti agli occhi, la vita che avrebbe voluto, quello che lui immaginava fosse il suo futuro, prima dell’incidente … E così crea con la fantasia una vita diversa dalla sua, quella che il destino gli ha negato. -
- Certo che è grave inventare tutta questa storia … e raccontarla agli altri, poi ! - disse Osvaldo, sentendosi ingannato dalle bugie di Giacomo.
- Perché grave? Tu sei sempre onesto con te stesso? Non hai mai mentito anche tu a te stesso, pure davanti all’evidenza? Solo per credere di stare bene, per sentirti meglio? L’unica differenza è che lui è un puro. Come i bambini, quando parlano all’amico invisibile. E lui fa proprio così: lo dice anche agli altri, non solo a se stesso, così gli sembra più vero. -
Osvaldo era rimasto senza parole e aveva ripreso perfettamente la posa. Dentro la sua testa si affollavano molti pensieri.
- Anch’io ogni tanto invento cose solo per sentirmi meglio. Per esempio il cartello che c’è fuori, sotto l’insegna del B&B…In realtà non cerco un cuoco per preparare la colazione. Ma mettere quel cartello mi fa sentire bene … - disse Adele.
                                     * * *                                  
- La creme brulé è una crema fatta con latte, uova, panna e vaniglia. La cosa importante è che viene cotta nel forno. Prima di servirla devi avere il tempo di caramellare dello zucchero di canna sotto il grill, mettendola in un secondo tempo nel forno, in modo che si formi la crosticina dolce e marrone sopra. E’ quello che più piace a Adele: rompere la crosta caramellata della creme brulé con il cucchiaio e poi mangiare la crema morbida che c’è sotto … - disse Toni ad Osvaldo nella sua grande cucina. Toni indossava una divisa da chef e per l’occasione ne aveva data una anche ad Osvaldo, con tanto di cappello. Erano le vecchie divise che usava un tempo Toni sulle navi. Osvaldo non era riuscito ad allacciarla completamente, però era d’effetto. Sembravano uno stregone con il suo apprendista, all’interno di un laboratorio magico, intenti a preparare un filtro d’amore.
- Allora, per prima cosa accendi il forno. Poi metti a bollire il latte con la panna e il baccello di vaniglia … -
- Oh, cavolo, Toni! Dove lo trovo il baccello di vaniglia a Montegeloni? - - Non preoccuparti, ne ho una decina nella dispensa … -
- Nel frattempo, mescoli i tuorli con lo zucchero, poi ci aggiungi il latte caldo, a filo, lentamente, fino a formare una crema liquida e omogenea -
- Fin qui, sembra facile … - disse Osvaldo.
- Questa è la parte più difficile … Non devi avere fretta. La crema può impazzire e fare i grumi … Ed allora è tutta da rifare … Poi la metti nel forno, in un recipiente con l’acqua e ce la lasci almeno un’ora, devi saper aspettare, non devi avere fretta! Poi la fai raffreddare un po’… E ci metti lo zucchero di canna sopra e la rimetti in forno, sotto il grill … A questo punto metterai l’ingrediente più importante … -
- Un altro ingrediente? Quale? - disse Osvaldo, prendendo appunti su un piccolo blocco di quelli usati da Miranda per le ordinazioni del bar.
- Un ingrediente indispensabile, per la buona riuscita del dolce: la tua passione per Adele ... Credimi, se fatta bene, la creme brulé risveglia l’ardore, il fuoco, in una donna … Me lo disse un grande pasticciere francese. - disse Toni, con aria di chi sta rivelando un segreto.
- Ma questa è una delle tue leggende culinarie! Dai, Toni, non prendermi in giro! Credi veramente che io riesca a sedurre Adele con un dolce? -
- No, con un dolce no, ma con la creme brulé … vai sul sicuro. -

0 Comments:

Posta un commento

<< Home